Racconti Erotici > tradimenti > Mia Cognata, Chi L'avrebbe Mai Detto! PARTE 3
tradimenti

Mia Cognata, Chi L'avrebbe Mai Detto! PARTE 3


di boomer
01.07.2013    |    20.870    |    4 9.7
"Era incredibile come fosse il culo, dapprima così stretto e impenetrabile, ad ora un buco fatto apposta per il mio cazzo! Dopo un altra decina di minuti..."
Ero in preda ad una vera crisi orgasmica! Non capivo quello che stavo facendo, quello che sapevo è che la dovevo scopare, come non avevo mai fatto con nessun'altra. Forte, potente, oltraggioso, sporco, umiliante... dovevo farle credere di non aver mai scopato prima di allora.

Le strappai quasi di dosso i vestiti, e, in pochi secondi me la ritrovai nuda sul mio corpo, le mie mani andavano su e giù la sua schiena levigata, dal collo al culo, fin dentro le sue chiappe toste come marmo e poi ancora più giù, fra le sue labbra calde e fradice.

Come le infilai un dito nella figa, lei comincio a muoversi ritmicamente e ad incitarmi: "Dai bastardo, sditalinami!, infilami più dita, due, tre, ancora, spaccamela!"

La presi in parola e la girai a pancia in su, sopra le mie ginocchia, le spalancai le gambe e cominciai a infilarle prima uno, poi un altro e poi un altro dito ancora su per la fica. Ad ogni inserimento la sua foia e i suoi ansimi aumentavano e mi incitava ancora, non le bastava alla cagna. Le infilai allora quattro dita in fica e cominciai a spaccarla di cattiveria. Ormai stava letteralmente urlando di piacere e anche di dolore. Ogni tanto le infilavo tutta la mano giù nella pancia lasciando fuori il pollice per poterle titinnare il clitoride e farla infoiare ancora di più. La cosa riuscì bene perchè dopo qualche minuto mi saltò letteralmente addosso e si infilò il cazzo tutto d'un botto nella figa calda e viscida.

Saltava così forte sulla mia mazza che, ad ogni colpo del suo ventre, mi facevano male le palle. Tentai di frenarla, ma era assatanata. Sembrava indemoniata. Gli occhi erano pervasi da un'aura strana, quasi lattiginosa che la facevano sembrare un fantasma. Una creatura fantastica, una ninfa del sesso, che stava scopando come mai avevo visto fare prima d'ora a nessuna donna.

Dopo quasi dieci minuti di quell'apocalisse, si fermo e mi disse seria, accigliata e con fare minaccioso:

"Hai il cazzo più bello del mondo! Lo voglio tutto! D'oggi in poi mi devi chiavare almeno una volta a settimana, hai capito???!!!"

"Si troia!" Risposi monosillabo.

"Adesso però tocca a me farti sentire come si usa il cazzo!" Dissi.

Scesi dall'auto, andai dalla sua parte, lei aveva già aperto lo sportello, la presi di forza e la tirai fuori dall'auto. La girai di spalle, le chinai la schiena in avanti, le misi le mani sui fianchi e la ricominciai a scopare freneticamente. Era talmente bagnata e viscida che non sentivo il cazzo sfregare su nulla... Quasi non mi piaceva, non sentivo stimolo perché era un vero lago di piacere. Andavo così veloce che a forza di sbattermela avevo fatto diventare le sue chiappe e la mia pancia rosse.

Mentre la chiavavo le guardavo il buchino stretto e cominciai ad assaporare quel morbido strozzino intorno al mio cazzo. Le sputai un po' di saliva quel tanto che mi bastasse ad infilarle un dito dentro e lei:" Piano stronzo! Sono ancora vergine di culo!"

COOOOSAAAAA???? E' ancora vergine??? Evvaaiiii!

"Sta zitta baldracca! Hai detto che vuoi che ti violenti no? E allora taci e prendi quello che ti infilo in corpo senza fiatare!"

Non potevo credere di poterle parlare in quel modo... Non è da me trattare così le ragazze, ma lei lo voleva. Lo cercava. Mi istigava a violentarla e io non potei resistere, la assecondai!

Le infilai un secondo dito nel culo e iniziai a prepararle lo sfintere all'ingresso del mio ariete. LEi godeva, miagolava, piangeva, mi implorava di smettere, ma poi ricominciava a godere e io allora le infilai un terzo dito, iniziando a slabbrarle il buco. Giunto alla giusta dilatazione, vidi che era pronto per la penetrazione e lo infilai, prima piano, poi sempre più forte, finché finalmente lo sfintere si lubrificò quel tanto che permise alla mia asta di infilarsi nelle sue budella da cagna sfondata!

Lanciò un urlo e poi finì per svenire quasi perdendo l'equilibrio e quasi i sensi. La ressi abbracciandola sulla vita tenendola stretta a me in modo da infilarle il cazzo sempre più dentro al culo. La rimisi in piedi, le feci assumere una posizione degna della più grande troia rotta-in-culo del mondo e cominciai a stantuffarla come una vecchia locomotiva del far west. Era incredibile come fosse il culo, dapprima così stretto e impenetrabile, ad ora un buco fatto apposta per il mio cazzo!

Dopo un altra decina di minuti mi venne in mente di scoparla sul cofano della mia auto, allora la presi di forza, anche perché lei non riusciva più a muoversi, la portai sul cofano della mia audi, la girai con la pancia in su e ricominciai a scoparla.

Lei non emetteva quasi più suoni, ansimava, rantolava, godeva, di tanto in tanto uscivano dei gridolini soffocati, chiedeva di smetterla, ma sapevo, in cuor mio, che tutto voleva, tranne che io smettessi.

Pensavo, mentre la scopavo in una posizione, ad un'altra più umiliante e dirompente, da fare dopo e decisi che era venuto il momento di spaccarla in due come una noce di cocco!

Mi sganciai, aprii il cofano dell'auto e estrassi un plaid che stesi in terra, sul manto erboso fresco e morbido. La presi e la stesi in terra, le presi le gambe dalle caviglie, la figa era rossa, tumefatta, quasi violacea, bagnata e invogliante e anche il culo era rubicondo come le guance di quei vecchi nei quadri antichi, le portai sopra la sua testa, quasi svirgolandogliele dalla loro naturale sede. Si vedevano solo i suoi buchi vogliosi.

Ripresi a scoparmela come un coniglio. Ormai ero solo io contro nessuno. Mi sembrava di star chiavando una bambola gonfiabile. Dopo un'altra mezz'ora di chiavata e inculata frenetica sentivo ormai le palle farmi male e decisi che era venuto il momento di annaffiarla per bene.

La chiamai cercano di farla riprendere, lei aprì gli occhi, mi sorrise e mi disse con una vocetta flebile: "Sei un gran bastardo, ma scopi come un dio!"

E io: "E ancora deve venire il meglio!"

Iniziai a segarmi davanti alla sua faccia, lei capì subito il mio intento e io avevo il terrore che mi dicesse di no ed invece iniziò a slinguarmi la punta della cappella con dei colpi veloci e precisi, ogni colpetto era una goccia di liquido prostatico che usciva fuori fino a che, all'ennesimo colpo di lingua non riuscii più a trattenermi.

Lanciai un urlo terrificante e iniziai a pisciare sborra come un tubo dell'acqua aperto a metà. La stavo pisciando, non stavo schizzando. Lo sperma scorreva liquido come un torrente di montagna sui suoi zigomi: dall'occhio destro alla guancia sinistra, passando sul naso, toccando le labbra, entrandole in bocca. Contai tredici impulsi di sborrata e quando me ne resi conto, la faccia di Luana era completamente ricoperta del mio candido manto. Anche la sua bocca era piena di me.

Erano anni che non avevo un orgasmo così totale!

Lei sorrise soddisfatta e mi chiese qualcosa per pulirsi. Fortuna che avevamo comprato la carta casa al supermercato perché ne usammo quasi un rotolo, neanche avesse fatto una pompa ad un cavallo!

Rientrati nei ranghi, sedemmo di nuovo in auto e restammo lì per quasi un'altra ora a baciarci e a parlare di noi. Mi sentivo al settimo cielo! L'avevo sognata tanto e adesso sarebbe stata mia! Per sempre!

Tornammo a casa e dopo un'ora arrivo il coglione del marito, anzi: il cornuto del marito. Con la sua arroganza comincio a fare lo stronzo come suo solito e io e Luana ci lanciavamo occhiate rapide di compiacenza pensando: "fai lo spaccone, coglione, che mentre tu vai in giro a fare l'imbecille, noi ci facciamo delle gran chiavate alla faccia tua!"

Fine.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Mia Cognata, Chi L'avrebbe Mai Detto! PARTE 3:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni